LE MANS | SOGNI DI GLORIA SVANITI PER UN SENSORE

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La decima partecipazione alla mitica 24 Ore di Le Mans si è conclusa al 192° passaggio, alle 5:30 di domenica mattina, con Davide costretto al ritiro per la rottura sulla sua Ferrari 296 LMGT3 del sensore che regola la potenza del BOP. L’operazione ai box per ripararlo, ed ottenere l’OK da parte della Federazione, è costato all’equipaggio #54 l’equivalente di sei giri. Pertanto il team ha preso la difficile decisione del ritiro definitivo.

Davide Rigon, Vista AF Corse #54 “Sono veramente felice della mia prestazione, della partenza, di come abbiamo gestito tutti gli aspetti, con gli ingegneri, con i ragazzi del team e con la Ferrari. Abbiamo amministrato al meglio le strategie, il consumo di benzina, le gomme ed era tutto pronto per la fine gara in quanto ci eravamo preparati. Nelle prime ore della mattina una Safety Car ci ha aiutato a compattarci e a mio parere eravamo in gioco per il podio. Purtroppo, un problema tecnico ci ha fermato; questa operazione ci ha portato via quasi 30 minuti, oltre a sei giri, così Thomas Flohr insieme agli ingegneri ha deciso per il ritiro della vettura. In gara c’erano tante vetture e arrivare in top 10 sarebbe stato davvero complicato. Certo sarebbe stato bello arrivare al termine perché Le Mans è sempre un’esperienza fantastica e la macchina andava molto bene. Insieme a tutto il team, a Francesco e a Thomas abbiamo dato il massimo ed è questo il bello di questo sport e quello che ci fa ben sperare per il futuro. Giriamo pagina e andiamo avanti”

L’attenzione si sposta ora al quinto round del FIA World Endurance Championship, in programma il 13 luglio a San Paolo, in Brasile, ma Davide è già volato sul tracciato di Watkins Glen, per la 6 Ore valida come sesto round dell’IMSA SportsCar Championship e il terzo dell’IMSA Endurance Cup, dove farà coppia con Albert Costa in GTD Pro con la Ferrari 296 #81 di DragonSpeed.