WEC R.2 | DAVIDE A IMOLA PER LA GARA ITALIANA

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L’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola ospita il secondo round del FIA World Endurance Championship 2024 che vede impegnato Davide Rigon al volante della Ferrari 296 LMGT3 #54 del team Vista AF Corse, dopo l’esordio stagionale in Qatar. La 6 Ore di Imola scatta domenica 21 aprile alle 13 (orario locale).

Archiviata la 1812 KM del Qatar con un quinto posto Davide si presenta davanti ai tifosi italiani con l’obiettivo di raccogliere altri punti preziosi per le classifiche Team e Piloti del FIA Endurance Trophy.

Per la prima volta l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, inaugurato nel 1953 e così intitolato a partire dal 1988 – in seguito alla scomparsa del fondatore dell’azienda con sede a Maranello – ospita una gara del FIA WEC. Il tracciato, che misura 4,909 chilometri e include 21 curve – 12 a sinistra e nove a destra –, è sede della prima prova in terra europea di un calendario iridato che, nel complesso, include quest’anno otto appuntamenti.

Il programma. Venerdì 19 aprile le vetture saranno impegnate in due sessioni di prove libere, ciascuna di 90 minuti, a partire dalle 12 e dalle 17.15. Sabato 20 dopo il terzo turno di prova, dalle 11.10 alle 12.10, sono in programma le qualifiche della classe LMGT3, dalle 14.45: i migliori dieci equipaggi accederanno alla Hyperpole (dalle 15.25 alle 15.35) per stabilire la griglia di partenza delle prime cinque file. La gara scatta domenica 21 alle 13 (gli orari indicati sono locali).

Davide Rigon, 296 LMGT3 #54: “Dopo l’esordio in Qatar ci siamo preparati al meglio in vista dell’appuntamento tricolore del Mondiale endurance. Spero che il nostro equipaggio possa essere competitivo e credo che i valori in campo inizieremo a scoprirli sin dalle prime prove libere di venerdì. A Imola mi aspetto tanti tifosi in tribuna a supportare le Ferrari sia in classe LMGT3 sia in Hypercar: a tutti loro vorremmo regalare un fine settimana memorabile. La pista? Imola è un tracciato ‘vecchia scuola’, con la ghiaia e l’erba a delimitare il nastro d’asfalto. I track limits quindi sono impossibili e serve una guida impeccabile, senza sbavature, per poter fare risultato”.