1000 KM DEL PAUL RICARD, DAVIDE “SODDISFATTO DEL MIO RITMO”

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Davide Rigon si conferma grande protagonista al volante della Ferrari 488 GT3 Evo nel GT World Endurance Cup. Il pilota ufficiale di Maranello, in coppia col connazionale Antonio Fuoco e il britannico Callum Ilott, segna la migliore prestazione nel turno di qualifica fermando il cronometro sull’ 1’53”932, unico pilota Ferrari a scendere sotto il muro del 1’54” regalando al team Iron Lynx e alla Scuderia di Maranello la prima fila nella 1000 Km del Paul Ricard ad appena 193 millesimi dal poleman.

“Così come a Monza, il feeling con la vettura è stato molto buono anche se sul passo gara siamo un po’ più indietro rispetto ai nostri diretti avversari. In qualifica abbiamo ottenuto degli ottimi crono, riuscendo ad evitare i track limits che hanno portato alla cancellazione di numerosi tempi. La pole non era alla nostra portata poiché la nostra Ferrari paga sui lunghi rettilinei ma sono molto contento della macchina che il team ci ha messo a disposizione” commenta Davide Rigon.

La 1000 Km del Paul Ricard scatta alla 18,00 di sabato e Rigon si conferma subito molto veloce conservando la seconda posizione per tutto il doppio stint di 2 ore prima di cedere il volante della vettura numero 71 al compagni di squadra. L’ingresso della Safety Car a poco più di due ore dal termine della corsa, compattava tutto il gruppo e dava vita ad una nuova gara sprint con le Ferrari nelle prime cinque posizioni di classe Pro. A 23 minuti dalla fine della 6 ore di gara, Fuoco mette a segno il soprasso ai danni della Lamborghini conquistando il secondo posto, ma una penalità di 10 secondi aggiunti al tempo totale una volta tagliata la bandiera a scacchi vanifica l’intero lavoro dell’equipaggio italo-britannico che scivola al quinto posto.

“Da una parte sono molto soddisfatto del mio ritmo perché sono riuscito a conservare la posizione nel mio doppio stint di gara, nonostante il caldo e la gomma usata, ma resta il grandissimo rammarico per la penalità di 10” che ci ha tolto un podio più che meritato. Eravamo molto veloci in curva, ma in rettilineo pagavamo rispetto agli avversari. Come avevamo previsto è stata una gara tiratissima con tempi molto stretti, anche a causa della safety-car che aveva compattato nuovamente il gruppo” conclude Davide